Articoli pubblicati nella Sezione: Psicoantropologia simbolica

L’iridescenza dell’Anima

C’è una singolare sincronicità tra le suggestive opere dei Subsonica e il pensiero gnostico, in parte dovuta alla presenza quale «complice di parole» di Luca Ragagnin, un poeta e scrittore intimamente legato e ispirato alle immagini del misticismo antico. L’esplorazione nei territori incogniti del dualismo inaugurata con Terrestre , continua nel videoclip de «L’odore» (regia di Kal Karman). Nel video ogni componente del gruppo possiede una suadente e agressiva controparte femminile: un tema caro a Carl Gustav Jung e agli Gnostici antichi, … Continua la lettura di L’iridescenza dell’Anima

Luci e tenebre Antropologia ed escatologia in Plutarco

(da átopon Vol. VI)

L’eccezionale importanza di Plutarco nella storia dell’escatologia risultò chiara all’inizio di questo secolo dal commento di Eduard Norden al sesto libro dell’ Eneide. Rinvii alla concezione dell’aldilà ricorrono frequenti soprattutto nei Moralia, ma all’escatologia sono dedicati in particolare i mythoi esposti – secondo un modello platonico o platonico-aristotelico – in tre fra i dialoghi più noti e più complessi: quelli Sul demone di Socrate , Sulla tarda vendetta degli dèi, Sul volto che appare nel disco della luna . Qui mi propongo di svolgere un breve confronto tra i … Continua la lettura di Luci e tenebre Antropologia ed escatologia in Plutarco

(da átopon Vol. VI)

Il mitraismo L'ultima religione di una società di maschere

(da átopon Vol. VI)

1. Un mistero con le maschere a Roma Idevoti dei misteri di Mithra erano organizzati secondo una gerarchia di sette gradi: corvo, sposo, soldato, leone, persiano, corriere del sole, padre. I mosaici del mitreo di Felicissimus a Ostia ci informano sulle corrispondenze dei gradi con i pianeti e sulle insegne che loro rispettivamente competono; gli affreschi di quello di Santa Prisca sui loro costumi e funzioni. Nel mosaico del mitreo ostiense il settenario dei gradi iniziatici viene messo nella seguente … Continua la lettura di Il mitraismo L’ultima religione di una società di maschere

(da átopon Vol. VI)

Homo faber

Nell’azione tecnico-pratica si affrontano problemi di altissima valenza filosofica. Le soluzioni semplici e economiche che vengono trovate nelle procedure tecnico-operative comportano studio, conoscenza, intelligenza. La precisione e la elasticità dell’incastro delle travi di un tetto, la composizione di due leve in una tenaglia, la lama affilata che rientra in un manico di osso, il profilo della chiglia di una barca, la forza leggera di una ruota, non si tratta mai di problemi infantili per uomini inadatti allo studio e da … Continua la lettura di Homo faber

Il Drago in Asia e in Europa Diversità delle accezioni simboliche
(da átopon Vol. VI)

(traduzione di Maria Pia Rosati) L’Europa gode di una vantata tradizione di lotta contro il drago, a partire da San Giorgio, per non dire dall’arcangelo Michele, fino al capitano Nemo del famoso romanzo di Giulio Verne. Completamente diversa la tradizione dell’Asia continentale e specialmente della Cina. Cercheremo di esporne le cause in un breve saggio a due mani. Inizialmente ci soffermeremo a descrivere l’essenziale delle due accezioni simboliche del drago. La prima parte consisterà in un’esposizione dei simbolismi del drago … Continua la lettura di Il Drago in Asia e in Europa Diversità delle accezioni simboliche
(da átopon Vol. VI)

Il mito dei dormienti da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 17-21

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 La Sardegna è l’unica grande regione del Mediterraneo della quale non si hanno interpretazioni stabilizzate e univoche. Nel suo caso la cultura europea, che per interpretare ha bisogno di dominare il corso del tempo, oscilla sul punto critico oltre il quale se non c’è storia non c’è niente. … Continua la lettura di Il mito dei dormienti da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 17-21

Riso Sardonico da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 114-120

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 Il ghigno satanico di una maschera fittile trovata a San Sperate (venti chilometri da Cagliari e tre a valle di Monastir) ci mette davanti agli occhi quello che da tempi immemorabili era una espressione che tutti in Sardegna conoscevano. La figura ha la bocca semiaperta, con le labbra … Continua la lettura di Riso Sardonico da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 114-120

Il popolo delle torri da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 106-113

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 Il nuraghe non si chiude con una volta a arco pieno; esso si raccoglie una fila dopo l’altra in una cupola a ogiva, la chiusura è affidata alla ultima fila, la più stretta, o a poche pietre disposte a riscontro o addirittura a un lastrone orizzontale. Fatto sta … Continua la lettura di Il popolo delle torri da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 106-113

Domus de g’ànas da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in Sardegna Roma, Mythos 2003, pp 87-96

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 In qualche antica casa campidanese di contadini si può ancora vedere appoggiato in un angolo, oramai abbandonato, uno di quei strumenti che furono essenziali all’alba della civiltà agricola. Chi non lo conosce lo può scambiare per uno strano vaso o per la vera di un pozzo in disarmo, … Continua la lettura di Domus de g’ànas da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna Roma, Mythos 2003, pp 87-96

Il riso dono degli dei (da átopon Vol. V)

  Il potere apotropaico del riso  «Sebbene a malincuore, ineluttabilmente noi esseri umani dobbiamo sopportare quel che ci danno gli dei: infatti il giogo ci grava sul collo» ( Inno a Demetra , v. 215) 1. La vita non sempre sorride all’uomo, il quale deve continuamente confrontarsi con la sua impotenza e creaturalità, subendone, suo malgrado, le conseguenze. A questo rapporto dell’umano con il divino fu particolarmente sensibile la cultura greca: è questo del resto il senso del famoso conosci te stesso, scritto sul frontone del tempio … Continua la lettura di Il riso dono degli dei (da átopon Vol. V)

Sulle tracce dell’Invisibile L'antropologia luogo di comprensione e libertà

All’alba del terzo millennio, dopo aver celebrato tanti trionfi sulla materia, l’uomo si trova oggi quanto mai smarrito.La scienza ha debellato i grandi flagelli che si erano abbattuti sull’umanità nei secoli passati solo per assistere alla nascita di nuovi flagelli, ancora più temibili, la cui soluzione, come la tranquillizzazione delle nostre angosce, viene rimandata a un tempo indefinitamente lontano. Ma ciò che forse sembra più evidente è che l’uomo occidentale (il più evoluto sul piano della tecnologia) non è capace … Continua la lettura di Sulle tracce dell’Invisibile L’antropologia luogo di comprensione e libertà

Intorno al Graal – parte II Archetipo dell'incorporazione divina e sembianze della presenza
(da átopon Vol. II)

(Traduzione dal francese di Annamaria Iacuele) III. COINCIDENTIA: Talismani sistemici e funzioni contradditorie. Il Graal propriamente detto, distinto da altri talismani regali, è un grande piatto concavo, nel quale si versano i pesci e le carni tagliate sul tagliere. Da una parte costella facilmente tutti i contenenti: calderone in cui si prepara la bevanda o il nutrimento dell’immortalità, cesti o cornucopie di inesauribile abbondanza delle antiche tradizioni celtiche (J. Marx, p. 245 e segg.). Dall’altra ricorda tutti gli oggetti del rituale cristiano: coppa o calice eucaristico, tagliere assimilato alla patena (Anichkof, citato … Continua la lettura di Intorno al Graal – parte II Archetipo dell’incorporazione divina e sembianze della presenza
(da átopon Vol. II)

Intorno al Graal – parte I Archetipo dell'incorporazione divina e sembianze della presenza
(da átopon Vol. I)

(Traduzione dal francese di Annamaria Iacuele) “La storia segreta del Graal si può perseguire solo se si spezza ogni volta il corso della storia essoterica collettiva”.  H. Corbin En Islam Iranien. T. IV Nell’enorme letteratura consacrata al Graal e già nella ventina di testi fondamentali che Jean Marx reperisce nell’area celto-germanica (la pletora di libri e articoli è del resto segno di un interesse che incontra molte difficoltà ) ci siamo confrontati con molteplici piste che tentano di esaminare, di … Continua la lettura di Intorno al Graal – parte I Archetipo dell’incorporazione divina e sembianze della presenza
(da átopon Vol. I)

Religione, male e paura

La storia delle religioni può anche essere letta e interpretata come il ventaglio aperto delle risposte alle varie malattie dell’anima che i singoli popoli hanno sentito come dominanti e nelle quali si sono – per così dire – riconosciuti. Sarebbe interessante poter ristudiare sotto questa ottica l’intera storia delle religioni. Quale mai sarà la malattia (o il demone prevalente) che ha provocato la risposta religiosa dell’islam, quale quella all’origine del buddismo, quale problema è stato preso in carico dal cristianesimo, … Continua la lettura di Religione, male e paura

L’arte del narrare

L’arte del narrare ha avuto in passato un ruolo fondamentale nella vita culturale delle comunità in tutte le culture ed ancora oggi lo conserva nelle culture tradizionali sopravvissute ad un rapido processo di conversione tecnologica. In tempi antichi, non dominati dai miti dell’efficienza e della produttività propri della cultura tecnologica, ogni popolo conosceva una pluralità di linguaggi di grande spessore semantico e usava differenti modalità espressive a seconda del luogo, del tempo, della situazione o a seconda del referente della … Continua la lettura di L’arte del narrare