Alla radice del tempo
Alla radice del tempo
In uno dei suoi dialoghi più inquieti, Platone si chiede:
«Non è forse necessario che qualcosa, se è nel tempo, divenga continuamente più vecchio di sé stesso? Ma chi diviene più vecchio di sé stesso, diviene anche più giovane di sé. Allora ogni realtà che è nel tempo, e partecipa di questo, è necessario che sia coeva a sé stessa e divenga insieme più vecchia e più giovane di sé.»
Una verità enigmatica che Eraclito aveva già visto:
«lo stesso in noi è vivo e morto, sveglio e dormiente, giovane e vecchio: infatti, rovesciandosi reciprocamente nel cambio, ciascuno di questi è l’altro.»
Dunque, per la tradizione antica, il passato può essere rovesciato e modificato? Possiamo tornare indietro? Possiamo riavvolgere lo scorrere del tempo e riconcentrarlo in un punto da cui risvolgerlo ancora, ma in un’altra direzione? E dove troviamo questo punto?