Un dio inquietante dai molti nomi
Un dio inquietante dai molti nomi
Nel 1936 Carl Gustav Jung sogna una colata di sangue che inonda la carta dell’Europa e pensa che si sia risvegliato Wotan–Odino, l’archetipo del selvaggio infero.
Improvvisamente, dalle profondità in cui si era reso a lungo invisibile, il dio germanico riemerge e la sua possessione dilaga e travolge. Irrompe con il movimento nazionalsocialista di Hitler, ma la sua azione guarda oltre.
Da dio della morte e insieme dell’estasi visionaria che contiene in sé le vibrazioni segrete (le rune) dell’esistenza, annuncia il caos che azzera e rinnova.