L’inconscio Yoga e noi
L'inconscio Yoga e noi
L’inconscio Yoga sono le cose che l’Europa non ha più il coraggio e l’intelligenza di dire da molti secoli.
L’inconscio Yoga sono i vortici delle esistenze irrisolte, sbagliate e inconclusive che assediano rancorose l’umanità e affollano l’aria e il sangue entrando in eredità passiva nella psiche di chi nasce.
L’inconscio è il baratro del kali-yuga, l’età dell’oscuro dominata da uomini di paglia, marionette del passato incompreso e oppressivo. Per liberarsene bisogna accantonare i portatori rinunciatari e svirilizzati. Rimettere ordine nella comunità ispirandola alla legge superiore della vita intramontabile.
L’inconscio Yoga è il mondo delle trappole sociali culturali razziali in cui involontariamente siamo gettati alla nascita e che va esperimentato, decifrato, rovesciato, superato per aprire la via alla verità e all’uomo libero. La libertà è libertà dalla menzogna e dalla viltà che la sostiene.
Libero è colui che non si acquatta nell’inconscio per il terrore della morte e per non guardare in faccia la limitatezza della vita.