Logos
Logos
Parmenide Eraclito Empedocle hanno tratti sciamanici inequivoci. Lo sciamano sale al piano divino a sondare la verità insopportabile e trascendente per l’uomo comune. Là apprende la tragedia di dio, costantemente lacerato dalla guerra. Ciò che Eraclito ascolta è un ferino arcaico e severo sapere: la realtà è il regno degli opposti, il mondo è lotta interminabile di opposizioni.
Gli empiristi laicisti hanno insistito nel circoscrivere questo logos in mero ragionamento espositivo materiale, senza badare al fatto che il ragionamento presuppone la ragione e un criterio, e cioè un sapere.
Per di più Eraclito sottolinea esplicitamente che il logos si ascolta: «di questo logos che è sempre gli uomini sono incomprensivi sia prima di averlo udito sia una volta che l’hanno udito» (B 1). Ma, se si ascolta, che cosa potrebbe significare, allora, che gli uomini non comprendono il ragionamento «prima» di averlo ascoltato?