Le immagini e l’iridescenza dell’anima

átopon – Quaderno n.5/2006 – Edizioni Mythos

 

Nel mazdeismo zoroastriano l’anima esprime sia la facoltà immaginativa dell’uomo, sia l’oggetto in cui essa di volta in volta si manifesta. La Daena è anche una facoltà divina, personificata come paredra del dio Ahura Mazda. La coppia divina Ahura Mazda – Daena è l’unione del principio attivo che crea per mezzo del suo manah, il pensiero, e del principio femminile che rappresenta la facoltà immaginativa e plastica, vale a dire l’immagine in cui il pensiero si realizza e prende forma.

Ogni tecnica di produzione di immagini è un tentativo dell’enima di portare dei contenuti dall’interno all’esterno, dalle tenebre alla luce. Con la seconda metà del Novecento assistiamo paradossalmente a un dilagare di immagini proprio in seno alla cultura occidentale tradizionalmente iconoclasta. Ma la potenza dei mezzi tecnici rischia di sopraffare la nostra possibilità di riflessione e il nostro immaginario, portandoci a non distinguere tra finzione e realtà.