Il Vangelo degli astri Gnosticismo e arte romanica

átopon – Quaderno n. 2/2014 – Edizioni Mythos

INDICE:

  • La Gnosi serpentina
  • Il libro celeste
  • Mitologie stellari
  • Memorie romaniche
  • Alberi viventi
  • Note

Sono ricostruiti i legami e i riverberi della cultura esoterica ellenistica nella cristianità antica e altomedievale. Gli Gnōstikoi in polemica con il Dio dell’ Antico Testamento, creatore di un mondo luogo di prigionia e morte, valutano positivamente figure come il Serpente originario, corruttore di Adamo ed Eva (identificato con il Logos del Vangelo di Giovanni) simbolicamente presente nei loro miti e nel culto.

In cielo, nel ‘Vangelo degli Astri’ accanto alla testa del Drago troviamo l’ «Inginocchiato» assimilato a figure che esprimono la tragedia dell’uomo ribelle verso gli dèi, sospeso fra eternità e finitudine, quale Adamo, immagine del Christus patiens che porta su di sé la sofferenza del mondo.

Circostanze non casuali hanno portato i motivi dominanti dell’arte orientale nei monumenti paleocristiani e altomedievali. In figurazioni come l’Albero della Vita, trasmigrate nell’arte romanica attraverso Babilonia e l’Iran rivivono le più arcaiche concezioni mesopotamiche, mediate dalla mitologia biblica, un momento creativo alla base dell’antica cultura cristiana.