Reti di ricordi

1 Giugno 2019

 

© Ph. Donatella Pinocci | Figura femminile, scisto, Pakistan (Swat), Butkara, Arte del Ganhara

Progetto per la memoria del museo Tucci

mercoledì 5 giugno 2019
ore 10.00-13.00 14.00-180.00
MACRO – Museo di Arte Contemporanea
Auditorium
Via Nizza 138 – Roma

CURATORI: Roberta Melasecca, Silvia Stucky, Michele Marinaccio

 

Il giorno 5 giugno 2019 l’Auditorium del MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma ospiterà il progetto Reti di ricordi Progetto per la memoria del Museo Tucci, a cura di Roberta Melasecca, Silvia Stucky, Michele Marinaccio, con Donatella Mazzeo, Paola D’Amore, Massimo Livadiotti, Vittoria Biasi, Paola Romoli Venturi, Donatella Pinocci: una giornata di memorie, dialoghi e proposte su ciò che il Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” è stato nella sua sede di Palazzo Brancaccio, nel cuore del Rione Esquilino a Roma, con l’auspicio che le sue collezioni possano essere nuovamente esposte nella loro interezza.

Infatti il 31 ottobre 2017 le porte di Palazzo Brancaccio in via Merulana 248, storica sede del Museo Nazionale d’Arte Orientale intitolato a Giuseppe Tucci, si sono chiuse al pubblico, ed è iniziato il trasferimento delle collezioni presso il Museo delle Civiltà all’EUR. Questo non può lasciare indifferenti le persone che hanno frequentato ed amato il Museo nella sede che ha avuto per sessant’anni (dal 1957 al 2017), poiché le sue collezioni sono come un organismo vivente che ora ha cambiato le sue coordinate spaziali e, soprattutto, la sua relazione con il territorio circostante.

Il progetto Reti di ricordi ha l’intento di valorizzare la memoria di ciò che il Museo Tucci è stato nella sua sede di Palazzo Brancaccio, sottolineando la relazione creatasi nel tempo tra le opere e le persone che le hanno studiate, custodite, protette, visitate; la relazione tra le collezioni che Palazzo Brancaccio conteneva e il quartiere Esquilino, da decenni luogo di insediamento di comunità asiatiche.

Ulteriore intento di questo progetto è seguire le sorti delle preziose collezioni del Museo Tucci, che si auspica possano essere al più presto esposte interamente, e così fruite in tutta la loro bellezza e ricchezza.