Ezio Albrile
Harmakis Edizioni – 2018
Lo gnosticismo antico è una via di salvezza grandiosa, quanto sconosciuta. Si parte dall’inganno che forze ostili hanno tessuto intorno all’uomo: gli hanno fatto credere di essere la «misura di tutte le cose», ma in realtà è niente più che un escremento.
Un’idea bassissima della materia, concepita come intrinsecamente malvagia, all’opposto un Dio, quello vero, totalmente straniato dal mondo. Il mondo esclude Dio, mentre Dio mette fine al potere che il mondo esercita sull’uomo, nell’attesa di metter fine al mondo stesso.
Chi è il Salvatore e in che consiste la salvezza? Gli gnostici mettono insieme la salvezza con la deiezione nei postriboli, senza sentirsi colpevoli. I nostri discorsi ci seppelliscono in luoghi dove non siamo, eppure vi torniamo spesso per reimparare la differenza tra il vero e il falso, tra il vero Dio e gli impostori, gli Arconti.
Sophia, la dea gnostica, crea gli Arconti di questo mondo, gli stessi che la stuprano e costruiscono il cosmo, entro il quale essa trasmigra da un involucro femminile all’altro sino a manifestarsi in una prostituta che Simon Mago, il primo degli gnostici, ritrova affacciata alla finestra di un bordello di Tiro. Lo gnostico ha il potere di dissolvere le menzogne dei vari «esoterismi» e di trasformare le isole fatate nel deserto reale, poiché non esistono fatti, ma solo simulacri.