Introduzione alla mistica islamica o sufismo

P. Giuseppe Scattolin

Pagine in anteprima tratte da
Manifestazioni spirituali nell’Islam [1]
Letture di alcuni testi fondamentali del sufismo classico
(secoli I/ VII- VII/ XIII)

(in corso di pubblicazione)

Prima di entrare in uno studio dettagliato della storia del sufismo e dei suoi rappresentanti, crediamo utile dare al lettore un quadro generale del fenomeno ‘sufismo’ come si è manifestato attraverso la storia islamica, con i suoi tratti fondamentali e le problematiche che lo qualificano. Tutto questo costituisce il sostrato culturale da cui le varie tappe del sufismo e le esperienze dei singoli sufi sono emerse nella loro specificità.

  1. Il sufismo nella storia

Ogni fenomeno umano avviene sempre all’interno di una storia, essendo l’essere umano per essenza un ‘essere storico’. A questa legge non si sottraggono neppure i movimenti dello ‘spirito’, sia che siano a livello di scienze naturali (che studiano i fenomeni della natura) che di scienze spirituali (che hanno come oggetto l’investigazione dello spirito o del ‘sé’ umano). La storia della mistica islamica o sufismo è la storia delle sue manifestazioni concrete nel tempo: queste costituiscono la sua fenomenologia. Solo attraverso di essa, cioè il vissuto storico dei sufi, possiamo comprendere i valori spirituali profondi che sono maturati all’interno di esso. Deduzioni a priori da principi astratti non servono a granché, e neppure bastano letture ‘esterne’, fatte da punti di vista estranei all’identità più profonda del sufismo, come di ogni altra mistica, quali gli aspetti politici, sociologici, economici, ecc. Questi toccano solo aspetti periferici del fenomeno ‘sufismo’, o sono visioni particolari di un determinato settore di esso, ma non dicono nulla del contenuto interno del fenomeno in quanto tale, così come è stato vissuto e sperimentato dai sufi stessi.

Da questa premessa si comprende chiaramente come anche il sufismo debba essere letto all’interno del movimento storico dell’Islam in generale, dato che esso non è nato al di fuori o ai margini della sua storia, che dura ormai da più di quattordici secoli. Il movimento sufi è sorto infatti all’interno di tale storia, ha interagito con i vari fattori interni ed esterni di essa, esprimendo poco per volta le proprie caratteristiche e i propri valori. Leggere i testi sufi in modo de-istoricizzato, basandosi solamente su fattori esterni o teorici, espone il lettore al rischio di proiettare su di essi la propria visione e i propri sentimenti, spesso assai lontani da quella degli autori di tali testi. […]

P. Giuseppe Scattolin

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[1]  Il presente lavoro è fondamentalmente la traduzione dell’antologia di testi sufi in arabo: Giuseppe Scattolin e Aḥmad Ḥasan Anwar, Al-Tajalliyât al-rûḥiyya fî l-islâm. Nuṣûṣ ṣûfiyya ‛abra al-târîkh (Spiritual Manifestations in Islam. Sufi Texts in History), Al-Hay’a al-Miṣriyya al-‛Âmma li-l-Kitâb, al-Qâhira (Cairo), 2008 (qui citato come Al-Tajalliyât). La traduzione italiana è notevolmente ampliata con nuove personalità sufi, introduzioni, biografie e commenti ai testi sufi e indici riveduti e ampliati.
Ringraziamo il Prof. Giuseppe Scattolin per averci concesso di pubblicare in anteprima alcune pagine del testo in via di stampa presso la casa editrice Officina di Studi Medievali .