
INDICE:
- I frammenti del sole
- Premessa – Bacili e flauti in cielo
- Contro l’idolatria
- Trasformazioni del fuoco
- Il solstizio d’inverno
- Il risorgere del sole
- Un’idea dei misteri
- Il simbolo del piede
- Piede, cammino, danza
- Anima astrale
- Sole levante in corsa
- Avvicinamento
- Conclusione
- Riassumendo
Un dossografo del primo secolo, Aezio, riferisce che per Eraclito il sole ha le dimensioni di un piede umano.
Il sole–piede ha imbarazzato gli studiosi e li ha costretti ad assurde acrobazie. Eppure Aezio ha riferito con correttezza: il piede è la base all’inizio della corsa del sole all’orizzonte, il sole che sorge è un piede, un piede che salta, corre, si stacca dalla terra.
Il sole che corre o danza a salti non è ignoto e non è una stranezza nella tradizione indoeuropea. L’icona del sole con i ginocchi piegati e i piedi in alto è lo swastica.
Il sole in corsa a piedi levati sintetizzato nel simbolo arcaico dello swastica è il sole levante e trionfante.
Afferrando questo sottinteso, ritroviamo la religione del sorgere del sole e dell’anima dalla notte, o contro la notte, che Eraclito identifica con il risveglio del saggio dal sonno.
Il sole che sotto il controllo di dike sorge nuovo al mattino è parallelo all’uomo che nella notte benevola si accende una luce e vivo accende il morto.