Orione A proposito dell'antichità dei Veda

Redazione


Orione
A proposito dell’antichità dei Veda
Lokmanya Bal Gangadhar Tilak
WriteUp 2023

In questo testo del 1893, Lokmanya B. G. Tilak ha tracciato un cammino di comprensione del segreto della costellazione di Orione, che uno sguardo rivolto al cielo, seppur digiuno di qualsiasi nozione astronomica, non può non vedere e riconoscere.

L’intento della sua opera è stato quello di dimostrare l’antichità dei Veda prendendo a supporto alcuni passaggi dei Testi sacri atti a dimostrare che attorno al V millennio a.C., all’equinozio di primavera, col sorgere del Sole, si alzava nitida la Forma celeste di colui che era considerato essere “Il Signore del Tempo”: Orione per gli antichi greci, Mṛgaśiras o Prajāpati per gl’indù, Mithra per le genti iraniche che lo conobbero anche come Zurvān.

Questa nuova edizione della traduzione in italiano di Giuseppe Acerbi è curata e attualizzata da Eugenio Tabano.

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Lokmanya Bal Gangadhar Tilak (1856-1920), scrittore hindu, unì l’azione politica contro il dominio coloniale britannico, per la quale fu condannato e incarcerato per molti anni, alla riscoperta e alla messa in luce del retaggio di conoscenza sacra, celeste e sacrificale, dei popoli arii, chiarificandone miti e figure tratte principalmente dai Veda ma anche dall’Avesta e confermate dalle leggende e dai racconti tadizionali dell’Iran, della Grecia e del mondo germanico e nordico, i cui significati esemplari risalgono alla comune origine indoeuropea che il Tilak approfondisce nelle sue due opere principali: Orion, or Researches into the Antiquities of the Vedas (1893) e The Arctic Home in the Vedas (1903).

Giuseppe (“Pino”) Acerbi (1951-2019) è stato un indologo e storico delle religioni italiano. Nei suoi studi ha prediletto un approccio “tradizionale”, documentando le reciproche interferenze tra fonti mitologiche del Medio ed Estremo Oriente, tese a rivelare relazioni e analogie con l’epica del Medioevo romanzo. Una dimensione «comparativa» nella quale gli avvicinamenti e i paralleli hanno assunto un significato completamente nuovo. Nella stessa prospettiva sono i suoi studi sulle dottrine dei cicli cosmici nella tradizione induista, messe in relazione con la tradizione esiodea e platonica.

Eugenio Tabano è il fondatore e guida del Centro Tarsis (Trieste), nato a Trieste nel 1990 come “luogo” di Testimonianza spirituale e metafisica della Conoscenza di Sé. Gli orientamenti del Centro sono messi in luce nei suoi testi: I Fogli dei Quaranta (Il Murice, Trieste, 2017), Il Sentiero dei Lupi (Le lettere scarlatte, Trieste, 2019), I Fogli dell’Arca (Le lettere scarlatte, Trieste, 2019), Il Sigillo del Tempo (Audax editrice, Udine, 2021), Maschera e Volto (Audax editrice, Udine, 2022), La Tradizione della Luce. Un documento di gnosi vivente (WriteUp, Roma, 2022), L’Eredità dei Magi (Edizioni Ester, Torino, 2023) e negli scritti comparsi sul sito www.tarsis.it dal 2012 ad oggi.


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