Borges, le rose e Aristotele
I morti appartengono a una sfera separata e lontana, il passato. Riguarda altri, non noi.Come potrebbe darsi, allora, che un presente e vivo abbia la sorte di trovarsi lì, oltre il confine della realtà in atto, nell’aldilà, pur avendo ora l’essenza di vivo? Come potrebbe accadere che un vivo e presente finisca per entrare in un quel tempo sprofondato e appartenere ad esso in un modo essenziale, non essendo più quello che pur è, ora?