Articoli con parola-chiave: pensare

Il cristianesimo e la modernità

Indichiamo alcuni paragrafi di riflessione sul tema del cristianesimo tratti dal saggio Estremadura di Giuseppe Lampis 1 Il cristianesimo. Qual’era il suo compito più difficile? Risolvere le spinte ascetiche o imparentarsi con il paganesimo agrario mediterraneo? Come ha potuto la religione del crocifisso, dell’uomo che prende su di sé il dolore, dell’uomo che si sacrifica, diventare il presupposto essenziale per il razionalismo tecnico dominatore del mondo? 12 Si è voluto fare di questo un mondo di piaceri simile a un aldilà beato … Continua la lettura di Il cristianesimo e la modernità

Il dialogo interreligioso Fondamenti e dimensioni

(missionario comboniano) Introduzione Il termine ‘dialogo’ è diventato ormai parte integrante del linguaggio religioso del nostro tempo, anzi quasi una moda, il cui senso è dato per lo più per scontato. Non c’è convegno, religioso e non, ora, nella presente epoca della globalizzazione, in cui non si tocchi da vicino o da lontano (ormai quasi un doveroso cliché) il tema del dialogo nei suoi più vari aspetti: ecumenico, interreligioso, culturale ecc. Ma si tratta di vero dialogo? Ecco la domanda … Continua la lettura di Il dialogo interreligioso Fondamenti e dimensioni

La verità «non esitante» di Parmenide

È necessario che tu apprenda tutto: e il cuore non esitante della verità perfettamente rotonda e le opinioni dei mortali senza alcuna verace credibilità. (Parmenide, Proemio 28–30)  1 La dea che accoglie e istruisce Parmenide a lei portato dal carro delle figlie del sole afferma che la verità ha un cuore non tremante, atremes. L’aggettivo ha un contenuto combattivo e ci presenta la verità nella figura di una forza vittoriosa che tale è per intima repulsione del timore e del dubbio. La … Continua la lettura di La verità «non esitante» di Parmenide

Il Novum Le radici archetipiche dell'antagonismo delle civiltà

(dal Quaderno àtopon 6-2006)

IL PROBLEMA DEL NOVUM (vol. I, pp. 9-10) Il presente saggio prende le mosse dal tentativo di interpretare gli ultimi due versi del proemio del poema di Parmenide (1, 31-32) ovvero di studiare il problema che essi sollevano: «Ma in particolare arriverai a capire la ragione per cui anche le cose che appaiono è necessario che secondo la legge loro peculiare siano essere perché tutte hanno la loro vicenda all’interno del tutto.» Parmenide e l’apparire La tradizionale collocazione di Parmenide … Continua la lettura di Il Novum Le radici archetipiche dell’antagonismo delle civiltà

(dal Quaderno àtopon 6-2006)

La nascita della filosofia

… «sapiente» mi pare un titolo grandioso,  giustificabile solo per un dio,  invece un appellativo del tipo «desideroso del sapere» (filo-sofo)  potrebbe definire meglio il piano in cui si trova l’uomo.  (Platone, Fedro 278 d) La filosofia nasce adulta e all’improvviso? I cosiddetti precedenti non spiegano niente. Considero che il nuovo, se è nuovo autentico, non è certo una semplice riformulazione del vecchio. Inoltre, in questo caso, i precedenti sono stati cercati sotto il condizionamento di un equivoco: che per pensare … Continua la lettura di La nascita della filosofia