Articoli con parola-chiave: immagine

Il linguaggio fotografico come metalinguaggio

Il ‘linguaggio’ fotografico, come ogni linguaggio, possiamo dire seguendo Gilbert Durand, è sempre anche un metalinguaggio, che non rientra negli schemi della logica binaria, ma in quelli della logica trivalente. Non si tratta cioè di un sistema telegrafico di comunicazione univoca tra emittente e ricevente ma si incentra sul fenomeno della lettura e dell’interpretazione del messaggio e implica dunque una epistemologia aperta, dinamica, un flusso energetico trasformante e soprattutto il postulato della profondità. Il postulato della profondità implica una lettura … Continua la lettura di Il linguaggio fotografico come metalinguaggio

Immagini: illusioni o realtà

I poeti e gli scrittori più fini ci fanno capire bene che la vita effettiva consiste in un denso vibrante impasto di immagini. Dato che le cose stanno così, è stato facile credere che dominare le immagini equivalga a dominare la vita. Le immagini non sono però esangui fantasmi senza consistenza, non sono materiale cedevole; al contrario costituiscono un continuum spesso, un pieno multidimensionale in cui spazio e tempo, suoni e sapori, emozioni e pensieri confluiscono senza distinzioni. Esse sono … Continua la lettura di Immagini: illusioni o realtà

La fotografia come linguaggio del processo trasformativo

La fotografia come processo alchemico La storia della fotografia è molto ricca di procedimenti di stampa oggi quasi completamente abbandonati. Le ragioni di questo abbandono sono varie, ma possono essere riassunte, brevemente ed essenzialmente, nel fatto che all’inizio del nostro secolo la fotografia divenne sempre di più un fenomeno industriale, mentre tutti i procedimenti in questione richiedevano per la loro esecuzione molto tempo e lavoro; essi risultavano, quindi, inadatti ad una produzione di massa. Di qui il loro progressivo abbandono … Continua la lettura di La fotografia come linguaggio del processo trasformativo

L’immaginario: luogo del transdisciplinare (da àtopon Vol. IV)

Con questo titolo intendo sottolineare che l’immaginario non è una delle tante discipline, bensì un tessuto connettivo tra le discipline, il riflesso – o la riflessione? – che consente di caricare sul banale significante un ulteriore significato: il richiamo del senso. Fino ad oggi (come ho ancora una volta ribadito in un mio recente scritto, L’imaginaire…,‘94) l’iconoclastia ostinata dell’Occidente ha bandito dalle sue filosofie progressiste il Museo delle immagini: un immaginario rifugiato qua e là in depositi autorizzati (per non dire in discariche), … Continua la lettura di L’immaginario: luogo del transdisciplinare (da àtopon Vol. IV)

Civiltà e semiotica

Nella civiltà dell’immagine, che caratterizza il nostro secolo, sarebbe vano negare la stretta interdipendenza tra la parola e l’immagine, entrambe accomunate da quella intrinseca valenza semiotica che risiede proprio nella mente umana, elaboratrice di pensiero verbale e visuale. Osservare e descrivere sono due versanti di quella funzione cognitiva, che la parola associa tanto al simbolo fonico quanto a quello visivo, e che la società dei mass-media ha utilizzato sempre più per scopi accattivanti, solo in parte ricadenti nel campo dei … Continua la lettura di Civiltà e semiotica