Immortali mortali, mortali immortali, viventi nella morte di quelli, ma, nella vita di quelli, morti. Premessa Secondo il pensiero tradizionale, gli avvenimenti dei primordi non appartengono ad un tempo perduto ed esaurito; al contrario, essi raggiungono il presente condizionandolo e determinandolo in modo decisivo. Una tale idea vuole indicare che le cose accadute in illo tempore rappresentano il vero senso riposto della situazione dell’uomo presente. Mosse da questa credenza, varie culture hanno sentito con particolare acutezza il bisogno di cimentarsi nel … Continua la lettura di Immortali mortali Trasformazioni di uomini e dei

(da átopon Vol. V)

All’origine del senso spirituale del simbolo si colloca l’esperienza, assolutamente particolare, del sacro. Ogni simbolo deriva da una energia fondamentale, l’energia del sacro. In altri termini, se il simbolo ha un senso spirituale è perché esso risponde ad una qualità originaria di energia o ad una energia di una qualità originaria: il sacro.

La mia relazione dal titolo L’uomo come simbolo si situa nella linea indicata dal sottotitolo del colloquio: L’uomo come tensione creatrice. Dopo una breve introduzione sul simbolo come epifania dell’invisibile, affronterà tre aspetti della creatività simbolica centrata sull’uomo. La prima parte si immerge nella preistoria, alla ricerca delle radici dell’homo symbolicus e dell’homo religiosus. La seconda parte interroga le prime grandi religioni per cercarvi l’uomo come simbolo del divino. La terza si sofferma su un testo dell’India l’Inno a Purusha in cui l’Uomo è l’artefice del … Continua la lettura di L’uomo come simbolo (da àtopon Vol. III)

Nella civiltà dell’immagine, che caratterizza il nostro secolo, sarebbe vano negare la stretta interdipendenza tra la parola e l’immagine, entrambe accomunate da quella intrinseca valenza semiotica che risiede proprio nella mente umana, elaboratrice di pensiero verbale e visuale. Osservare e descrivere sono due versanti di quella funzione cognitiva, che la parola associa tanto al simbolo fonico quanto a quello visivo, e che la società dei mass-media ha utilizzato sempre più per scopi accattivanti, solo in parte ricadenti nel campo dei … Continua la lettura di Civiltà e semiotica

L’eccezionale importanza di Plutarco nella storia dell’escatologia risultò chiara all’inizio di questo secolo dal commento di Eduard Norden al sesto libro dell’ Eneide. Rinvii alla concezione dell’aldilà ricorrono frequenti soprattutto nei Moralia, ma all’escatologia sono dedicati in particolare i mythoi esposti – secondo un modello platonico o platonico-aristotelico – in tre fra i dialoghi più noti e più complessi: quelli Sul demone di Socrate , Sulla tarda vendetta degli dèi, Sul volto che appare nel disco della luna . Qui mi propongo di svolgere un breve confronto tra i … Continua la lettura di Luci e tenebre Antropologia ed escatologia in Plutarco

(da átopon Vol. VI)

(traduzione di Maria Pia Rosati) L’Europa gode di una vantata tradizione di lotta contro il drago, a partire da San Giorgio, per non dire dall’arcangelo Michele, fino al capitano Nemo del famoso romanzo di Giulio Verne. Completamente diversa la tradizione dell’Asia continentale e specialmente della Cina. Cercheremo di esporne le cause in un breve saggio a due mani. Inizialmente ci soffermeremo a descrivere l’essenziale delle due accezioni simboliche del drago. La prima parte consisterà in un’esposizione dei simbolismi del drago … Continua la lettura di Il Drago in Asia e in Europa Diversità delle accezioni simboliche
(da átopon Vol. VI)

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 Il nuraghe non si chiude con una volta a arco pieno; esso si raccoglie una fila dopo l’altra in una cupola a ogiva, la chiusura è affidata alla ultima fila, la più stretta, o a poche pietre disposte a riscontro o addirittura a un lastrone orizzontale. Fatto sta … Continua la lettura di Il popolo delle torri da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 106-113

All’alba del terzo millennio, dopo aver celebrato tanti trionfi sulla materia, l’uomo si trova oggi quanto mai smarrito.La scienza ha debellato i grandi flagelli che si erano abbattuti sull’umanità nei secoli passati solo per assistere alla nascita di nuovi flagelli, ancora più temibili, la cui soluzione, come la tranquillizzazione delle nostre angosce, viene rimandata a un tempo indefinitamente lontano. Ma ciò che forse sembra più evidente è che l’uomo occidentale (il più evoluto sul piano della tecnologia) non è capace … Continua la lettura di Sulle tracce dell’Invisibile L'antropologia luogo di comprensione e libertà

INDICE: Premessa A B C Retractatio Conclusione «I confini dell’anima, andando, non li troverai, neanche se percorrerai tutta la strada; così profondo è il logos che le appartiene» (frammento 45). Eraclito non afferma che l’anima sia sconfinata, al contrario l’anima ha dei confini, ma solo un sapere superiore può afferrare il senso compiuto della vita. Il senso della vita è pieno al suo termine e tuttavia colui che arriva a questo confine non è in grado di afferrarlo per il … Continua la lettura di Eraclito e la forma dell’anima

(Traduzione dal francese di Maria Pia Rosati)   Per analizzare o comprendere un mito, bisogna talvolta distinguere i mitemi che lo costituiscono ed esaminare le grandi ridondanze che ne sono la chiave schematica o verbale. Non sfugge a questa regola il mito di Orfeo con le sue numerose variazioni letterarie, pittoriche o musicali. Certamente come preludio alla mitoanalisi sarà necessario, seguendo Heidegger, sfogliare il lessico e scrutare le etimologie, ma senza dare ai nomi, e specialmente ai nomi propri, una … Continua la lettura di Le nostalgie di Orfeo Una lezione di Mitoanalisi

(da àtopon Vol. V)

(Traduzione dal francese di Annamaria Iacuele) “Resurrectio Cristi non est proprie factum ordinis historici…” Pio X  Lamentabili (1907) Voglio riprendere un tema che mi è caro, al quale ho dedicato mezzo secolo di riflessione, in questo nostro terribile XX secolo, uno tra i più sanguinosi della storia: cioè la ferma denuncia dell’ipostasi della Storia e ipso facto il ritorno – e il ribaltamento! – a una definizione della verità meno angusta di quella, così unilaterale, lasciataci dal meccanicismo e dallo storicismo che ne è … Continua la lettura di Verità anagogiche del Cristianesimo (da àtopon Vol. III)

La letteratura per l’infanzia è stata costantemente giudicata e valutata sulla base del triangolo Bambino – Famiglia – Scuola, ed ha pertanto sempre teso ad un fine educativo. Tuttavia l’ errore di fondo nella concezione esclusiva della letteratura giovanile, e che rischia di relegarla nei confini della paraletteratura, risiede nel fatto che ‘  spesso l’oggetto della nostra ricerca diventa la lettura dei bambini anziché la letteratura dei bambini’ ( “  often see the primary subject of our research to be not the children’s … Continua la lettura di La duplice identità della letteratura per l’infanzia

Contro il nichilismo vale, dicono, solo la vitalità. Però, la vitalità, come il coraggio per don Abbondio, o c’è o non c’è, nessuno può darsela. La tesi procede più o meno in questi termini: sopra di noi c’è il Dis-umano, l’Indifferente, eppure “ io ci sono ”, beninteso finché ci sono. Nella sua versione più drammatica, all’inizio della modernità, l’ io assume la veste del Don Giovanni all’inferno di Baudelaire: nonostante l’inferno, io sono contro. L’uomo in rivolta è un nipotino di questo io, io mondano, senza dio, … Continua la lettura di Senso, moira, nichilismo

1. Un mistero con le maschere a Roma Idevoti dei misteri di Mithra erano organizzati secondo una gerarchia di sette gradi: corvo, sposo, soldato, leone, persiano, corriere del sole, padre. I mosaici del mitreo di Felicissimus a Ostia ci informano sulle corrispondenze dei gradi con i pianeti e sulle insegne che loro rispettivamente competono; gli affreschi di quello di Santa Prisca sui loro costumi e funzioni. Nel mosaico del mitreo ostiense il settenario dei gradi iniziatici viene messo nella seguente … Continua la lettura di Il mitraismo L'ultima religione di una società di maschere

(da átopon Vol. VI)

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 La Sardegna è l’unica grande regione del Mediterraneo della quale non si hanno interpretazioni stabilizzate e univoche. Nel suo caso la cultura europea, che per interpretare ha bisogno di dominare il corso del tempo, oscilla sul punto critico oltre il quale se non c’è storia non c’è niente. … Continua la lettura di Il mito dei dormienti da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 17-21

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 In qualche antica casa campidanese di contadini si può ancora vedere appoggiato in un angolo, oramai abbandonato, uno di quei strumenti che furono essenziali all’alba della civiltà agricola. Chi non lo conosce lo può scambiare per uno strano vaso o per la vera di un pozzo in disarmo, … Continua la lettura di Domus de g’ànas da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in Sardegna Roma, Mythos 2003, pp 87-96

(Traduzione dal francese di Annamaria Iacuele) III. COINCIDENTIA: Talismani sistemici e funzioni contradditorie. Il Graal propriamente detto, distinto da altri talismani regali, è un grande piatto concavo, nel quale si versano i pesci e le carni tagliate sul tagliere. Da una parte costella facilmente tutti i contenenti: calderone in cui si prepara la bevanda o il nutrimento dell’immortalità, cesti o cornucopie di inesauribile abbondanza delle antiche tradizioni celtiche (J. Marx, p. 245 e segg.). Dall’altra ricorda tutti gli oggetti del rituale cristiano: coppa o calice eucaristico, tagliere assimilato alla patena (Anichkof, citato … Continua la lettura di Intorno al Graal – parte II Archetipo dell'incorporazione divina e sembianze della presenza
(da átopon Vol. II)

INDICE: Il tarantismo salentino Le sorprendenti analogie di culto tra i due riti Il caduceo e il bastone di Asclepio – genesi dell’ermeneutica della guarigione Note Bibliografia La fenomenologia più autentica del fenomeno endemico del tarantismo salentino, andando oltre l’interpretazione storicistica e sociologico-esistenziale di E. De Martino, è associata, alla luce di nuove prove di indagine, ad un paradigma ideologico arcaico, profondamente strutturato, collegato alle antiche pratiche della medicina oracolare preippocratica nata sotto il segno di Hermes-Asclepio. Nel Salento, terra … Continua la lettura di Asclepio e il tarantismo Correlazioni mitiche

«Dormono le vette in alto e gli strapiombi, le balze e le gole, tutti i viventi che si aggrappano alla terra densa quanti essa ne nutre, le fiere di monte e le famiglie di api e i predatori nelle profondità del mare purpureo; dormono le razze dalle grandi ali leggere». Così aveva visto il mondo Alcmane, il grande lirico ionico vissuto nella severa Sparta. I versi sono soavi, in essi la materialità delle cose si assottiglia e lievita senza togliere … Continua la lettura di Ypnos (da àtopon Vol. V)

Comunicazione tenuta al II Convegno Internazionale di Psicoantropologia Simbolica e Tradizioni Religiose, Palazzo Baldassini, Roma 24 Aprile 1993   Un diverso modo di sentire Gli dei non camminano più per le vie del mondo in compagnia degli uomini. I simboli, romanticamente teorizzati da Schelling, non appaiono più idee visive nell’epoca del disincanto del mondo e della totale razionalizzazione della vita. Una diversa logica informa l’esistenza, cioè l’opera della mente e la fatica del braccio, in epoca di specializzazione e di lavoro … Continua la lettura di Simbolica ed estetica in epoca di secolarizzazione (da àtopon Vol. III)

Amicizia e Contesa  Amicizia e Contesa sono forze in opposizione, nessuna delle due è più forte dell’altra, se lo fosse non ci sarebbe opposizione effettiva ma al massimo un astioso e riottoso servaggio della più debole. Amicizia e Contesa si scontrano, se si scontrano si incrociano. Se avessero ciascuna un regno riservato a turno, il loro rapporto non sarebbe né vero scontro né vera opposizione, ma una danza. Una simile idea non è estranea alla sapienza antica. Shiva è un dio … Continua la lettura di Uno sciamano greco nella Sicilia del V secolo a.C.

C’è una singolare sincronicità tra le suggestive opere dei Subsonica e il pensiero gnostico, in parte dovuta alla presenza quale «complice di parole» di Luca Ragagnin, un poeta e scrittore intimamente legato e ispirato alle immagini del misticismo antico. L’esplorazione nei territori incogniti del dualismo inaugurata con Terrestre , continua nel videoclip de «L’odore» (regia di Kal Karman). Nel video ogni componente del gruppo possiede una suadente e agressiva controparte femminile: un tema caro a Carl Gustav Jung e agli Gnostici antichi, … Continua la lettura di L’iridescenza dell’Anima

Nell’azione tecnico-pratica si affrontano problemi di altissima valenza filosofica. Le soluzioni semplici e economiche che vengono trovate nelle procedure tecnico-operative comportano studio, conoscenza, intelligenza. La precisione e la elasticità dell’incastro delle travi di un tetto, la composizione di due leve in una tenaglia, la lama affilata che rientra in un manico di osso, il profilo della chiglia di una barca, la forza leggera di una ruota, non si tratta mai di problemi infantili per uomini inadatti allo studio e da … Continua la lettura di Homo faber

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 Il ghigno satanico di una maschera fittile trovata a San Sperate (venti chilometri da Cagliari e tre a valle di Monastir) ci mette davanti agli occhi quello che da tempi immemorabili era una espressione che tutti in Sardegna conoscevano. La figura ha la bocca semiaperta, con le labbra … Continua la lettura di Riso Sardonico da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 114-120

  Il potere apotropaico del riso  «Sebbene a malincuore, ineluttabilmente noi esseri umani dobbiamo sopportare quel che ci danno gli dei: infatti il giogo ci grava sul collo» ( Inno a Demetra , v. 215) 1. La vita non sempre sorride all’uomo, il quale deve continuamente confrontarsi con la sua impotenza e creaturalità, subendone, suo malgrado, le conseguenze. A questo rapporto dell’umano con il divino fu particolarmente sensibile la cultura greca: è questo del resto il senso del famoso conosci te stesso, scritto sul frontone del tempio … Continua la lettura di Il riso dono degli dei (da átopon Vol. V)

(Traduzione dal francese di Annamaria Iacuele) “La storia segreta del Graal si può perseguire solo se si spezza ogni volta il corso della storia essoterica collettiva”.  H. Corbin En Islam Iranien. T. IV Nell’enorme letteratura consacrata al Graal e già nella ventina di testi fondamentali che Jean Marx reperisce nell’area celto-germanica (la pletora di libri e articoli è del resto segno di un interesse che incontra molte difficoltà ) ci siamo confrontati con molteplici piste che tentano di esaminare, di … Continua la lettura di Intorno al Graal – parte I Archetipo dell'incorporazione divina e sembianze della presenza
(da átopon Vol. I)

INDICE: La Gnosi serpentina Il libro celeste Mitologie stellari Memorie romaniche Alberi viventi Note Sono ricostruiti i legami e i riverberi della cultura esoterica ellenistica nella cristianità antica e altomedievale. Gli Gnōstikoi in polemica con il Dio dell’ Antico Testamento, creatore di un mondo luogo di prigionia e morte, valutano positivamente figure come il Serpente originario, corruttore di Adamo ed Eva (identificato con il Logos del Vangelo di Giovanni) simbolicamente presente nei loro miti e nel culto. In cielo, nel ‘Vangelo degli Astri’ … Continua la lettura di Il Vangelo degli astri Gnosticismo e arte romanica