Tutti gli articoli di Maria Pia Rosati

Eros e il comico

Introduzione Nel Simposio di Platone, quando per Aristofane, il prestigioso e geniale comico ateniese, arriva il turno di “tenere in lode di Eros il discorso più bello che può” (177 D), egli svolge il mito che segue. Gli esseri umani dei primordi non erano conformati come quelli dell’età attuale ma erano rotondi. Sul tronco doppio, risultante da fianchi e spalle disposti a forma di cerchio, spuntavano quattro gambe e quattro braccia con le relative quattro mani. Sul collo cilindrico e sulla testa … Continua la lettura di Eros e il comico

La transdisciplinarità Una nuova visione del mondo

Estratto dal libro: LA TRANSDISCIPLINARITÉ – Manifeste,  Basarab Nicolescu Éditions du Rocher, Monaco – Collection “Transdisciplinarité” (Traduzione di M.Pia Rosati da: UNE NOUVELLE VISION DU MONDE – LA TRANSDISCIPLINARITÉ dal sito del CIRET: CENTRE INTERNATIONAL DE RECHERCHES ET ÉTUDES TRANSDISCIPLINAIRES)   Il processo di declino delle civiltà è di grande complessità e affonda le sue radici nella più totale oscurità. Certamente si possono trovare, a cose fatte, molteplici spiegazioni e razionalizzazioni senza arrivare ad allontanare la sensazione di un irrazionale che agisca al … Continua la lettura di La transdisciplinarità Una nuova visione del mondo

Àtopon: luogo di ciò che è senza luogo Intervista alla Prof.ssa Maria Pia Rosati

(Tratto dalla rivista: Materia Prima – Inerzia e Trasformazione n. V marzo 2012) (a cura di Alessandra Bracci) Introduzione Un lungo e faticoso cammino iniziatico investe, da tempi immemorabili, a livello individuale e collettivo, l’intera umanità, ed il noto motto dell’alchimia espresso dall’acrostico ermetico V.I.T.R.I.O.L., formato dall’espressione latina “Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultam Lapidem” (Visita l’interno della Terra e rettificando troverai l’occulta pietra), nasconde il senso segreto del viaggio operato dalla coscienza verso il luogo originario, verso i territori più … Continua la lettura di Àtopon: luogo di ciò che è senza luogo Intervista alla Prof.ssa Maria Pia Rosati

Le vette degli dei Intervista

Da sempre le montagne rappresentano per l’uomo la possibilità di avvicinarsi alla divinità.  Sono i luoghi dove la preghiera si fa più forte e dove diventa più intimo  il rapporto con Dio. Ma come e perché una cima diventa sacra? Se la montagna ha assunto nei millenni quel valore simbolico che trasforma migliaia di vette in luoghi di manifestazione del Sacro, se ogni popolo vi ha collocato le proprie divinità elaborando visioni tanto diverse quanto paragonabili, la ragione è nell’inesauribile … Continua la lettura di Le vette degli dei Intervista

Sulla strada del silenzio

INDICE: Centralità del problema dell’ermeneutica L’uomo è una domanda La parola e l’autentico Guardare l’altro Comunicare nell’era della comunicazione L’uomo, desiderio di felicità e infinito L’ermeneutica Il sacrificio della parola Quale ermeneutica? Un’ermeneutica paradossale Solamente un essere predestinato ha la facoltà di domandare ad un altro: “qual è dunque il tuo tormento?” E non gli è data nascendo. Deve passare per anni di notte oscura in cui vaga nella sventura, nella lontananza da tutto quello che ama e con la … Continua la lettura di Sulla strada del silenzio

Amore e Sacro

INDICE: Premessa L’esperienza unificante del simbolo Il sacro e la lezione dell’antico Il sacro nella cultura vedica Ierogamia e civiltà sumerica Nozze sacre e misteri in Grecia Amore e trasformazione psichica Bibliografia Chi è amato non conosce morte, perchè l’amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina. Chi ama non conosce morte, perchè l’amore fa rinascere la vita nella divinità Emily Dickinson L’attesi, l’ho veduto venire. Quello che vidi, il Sacro, sia la mia parola. La Natura più antica delle … Continua la lettura di Amore e Sacro

Estetica e psicoanalisi (da àtopon Vol. II)

Comunicazione tenuta al XII Congresso
dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica (I.A.A.P.)
Chicago, 25-29 Agosto 1992

(il testo in inglese presentato al Convegno è disponibile a questo link) La psicologia analitica può trovare nel collegamento tra funzione trascendente ed estetica una possibilità di apertura che la aiuti ad allontanarsi da un modello scientifico riduzionista di stampo positivista. Ciò, del resto, conforme allo spirito che ha caratterizzato la ricerca di Jung, il quale ha avvertito l’insufficienza e la pericolosità di un’ermeneutica, quale quella freudiana, tendente a ridurre la plurivoca complessità della psiche e del suo senso profondo riconducendola, … Continua la lettura di Estetica e psicoanalisi (da àtopon Vol. II)

Comunicazione tenuta al XII Congresso
dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica (I.A.A.P.)
Chicago, 25-29 Agosto 1992

Mater dolorosa – Archetipo della vita

INDICE: Fiat Le lacrime della madre La donna e il sacrificio Il sacrificio dell’antropologia cristiana L’amore come sacrificio Via crucis, via lucis Mater consolationis Il pianto della Madonna (Jacopone da Todi) Mio fiume, anche tu (Giuseppe Ungaretti) La mater dolorosa compartecipe del dolore, compatiens compassionevole, si rivela mater consolata, portatrice di consolazione e di speranza, archetipo di vita. Vergine, Madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso  d’eterno consiglio (Dante)

La psicoanalisi: scienza o arte?

Contraddicendo la più diffusa tendenza dei nostri tempi, che spesso ci sembrano dominati da una sorta di idolatria della scientificità, vogliamo guardare alla psicoanalisi come ad un’arte, piuttosto che ad una disciplina appartenente all’universo delle cosiddette scienze esatte. Infatti in particolare la psicoanalisi può essere assimilata ad un’arte, intesa proprio nella concezione tradizionale, in quanto implica una rappresentazione simbolica e significativa di aspetti della realtà visibili dall’intelletto e tende ad un’opera poietico-creativa che abbia peso e dignità metafisica. Nella cultura … Continua la lettura di La psicoanalisi: scienza o arte?

Potenzialità terapeutica dell’immaginazione (da átopon Vol. V)

Nel mondo occidentale odierno, a causa di una antica operazione di scissione del sapere, si situano in campi opposti, in una insanabile dicotomia, la realtà delle cosiddette scienze esatte, considerate la vera ed unica scienza, che fa riferimento al mondo numerico e contabile, e il mondo delle «infinite ragioni che non furono mai in esperienza» (Leonardo), cioè il mondo poietico dell’immaginazione, il mondo della decifrazione e il mondo della rivelazione. La vita dell’uomo, il suo ben-essere e la sua salute … Continua la lettura di Potenzialità terapeutica dell’immaginazione (da átopon Vol. V)

Note sul linguaggio simbolico dell’Opera al Rosso e consonanze con la psicologia analitica

Riassunto La psicologia analitica, nella visione ideale nata dal particolare genio di C. G. Jung, è interpretata come un lungo e faticoso processo di profonda trasformazione che investe l’essere umano nella sua totalità e che ha profonde analogie con l’Opus Alchemicum. Si tratta di un processo terapeutico (nel senso originario e più pieno del termine), cioè di un cammino iniziatico in cui, come per i tradizionali processi iniziatici, la meta ideale è raggiungere il Sé, “compiere il compimento”, conseguire il ‘telos assoluto”, … Continua la lettura di Note sul linguaggio simbolico dell’Opera al Rosso e consonanze con la psicologia analitica

Psicoanalisi e transdisciplinarità L’Istituto Mythos e l’eredità di Eranos

Chi ricorda Eranos, il suo senso, il suo segreto, lo spirito che ha animato per anni, dal 1933, quegli incontri nella villetta di Olga Froebe ad Ascona, sulla riva del lago Maggiore? Carl Gustav Jung, Karl Kerényi, Martin Buber, Heinrich Neumann, Henri-Charles Puech, Henry Corbin, Mircea Eliade, Walter Otto, Giuseppe Tucci, Louis Massignon, Gilbert Durand, furono solo alcuni tra gli ospiti più fedeli che fecero di quel luogo la fucina della cultura europea del ‘900. Approdare ad Ascona per i … Continua la lettura di Psicoanalisi e transdisciplinarità L’Istituto Mythos e l’eredità di Eranos

Estremadura e la domanda fondamentale

L’uomo nella notte accende una luce a se stesso. Eraclito, 26 Estremadura: un luogo simbolico Il titolo di questa raccolta di pensieri di Giuseppe Lampis è il nome della fascinosa Estremadura iberica, un nome di alto significato simbolico con il quale si vuole indicare un luogo di riflessioni, meditazioni, chiarificazioni sulle questioni più importanti dell’avventura del vivere. In Estremadura sorgeva il convento di Yuste, sottoposto alla severa regola dei gioachimiti: là si ritirò Carlo V quando ritenne fosse giunta l’ora … Continua la lettura di Estremadura e la domanda fondamentale

Introduzione alla simbolica del grande Pòlemos

I ndagando sulla II guerra mondiale, lo storico inglese Alan John Percevale Taylor incontra una semplice verità strategica: l’abile generale Chiang Kai-sheck interponendosi in una zona chiave della Cina e tenendovi impegnato il Giappone ha impedito che la Russia venisse attaccata in oriente alle spalle mentre stava riversando vittoriosamente l’intero suo potenziale contro la Germania hitleriana. L’osservazione riguarda un fatto discretamente ovvio che la vulgata ha però preferito tenere in ombra; del resto la valorizzazione del contributo chiave della Cina nazionalista, … Continua la lettura di Introduzione alla simbolica del grande Pòlemos

Sa Bia de sa palla – Prefazione

A Giovanni Pugliese Carratellitu dì: «sono figlio della Terra e del Cielo stellato» … e quando avrai bevuto (l’acqua della Memoria) percorrerai la sacra via … (lamina orfica) Questo è il racconto di una via, una via che ha molti punti di partenza. La Via della paglia, la scia lasciata da un mitico ladro della paglia, è il nome con cui viene chiamata la Via Lattea sotto vari cieli, dall’Africa meridionale, al Caucaso, all’Asia centrale. E in Sardegna. L’eminente linguista … Continua la lettura di Sa Bia de sa palla – Prefazione