Articoli con parola-chiave: Platone

David Bohm e l’indivisa totalità dell’Universo

“Lo spazio non è vacuo. È pieno, opposto al vuoto, ed è il terreno per l’esistenza di ogni cosa. L’universo non è separato da questo mare cosmico di energia” – David Bohm   Cenni biografici David Bohm è stato uno dei fisici teorici più illustri della sua generazione (1917-1992) che ha coraggiosamente sfidato l’ortodossia scientifica del secolo scorso. I suoi interessi si sono estesi ben oltre la fisica, abbracciando anche la biologia, la psicologia, la filosofia, la religione, l’arte e … Continua la lettura di David Bohm e l’indivisa totalità dell’Universo

Alienazioni

  Il problema nasce in cielo Nel Fedro emerge che la vita terrena dovrà riequilibrare un’alterazione metafisica. La creazione si presenta squilibrata per una legge necessaria e deve essere completata. (La questione è ben chiarita da Léon Robin nella Notice premessa alla sua traduzione del 1933.) Nel racconto mitico di Platone, le anime – ognuna un cocchio alato con un auriga e due cavalli dal carattere contrastante – corrono in alto, sopra il cielo (nell’iper–uranio), oltre il limite del cosmo … Continua la lettura di Alienazioni

Perché la verità è la verità

Il problema della verità non nasce dall’esigenza di una fondazione intrinseca. Il mito di una fondazione intrinseca è moderno e sorge da un abbaglio. Ciò si dovrebbe intuire fin dalla prima formula della fondazione intrinseca o autogiustificazione che è quella dell’autoevidenza. L’autoevidenza viene presentata come un imporsi da sé con immediatezza, mentre è proprio l’evidente a contenere dietro di sé il dèmone che lo rende stringente e fascinoso.  * Dall’inizio, la verità è vera in forza dell’autorità della fonte che … Continua la lettura di Perché la verità è la verità

Eros, demone mediatore e il gioco delle maschere nel Simposio di Platone

Giovanni Reale Rizzoli, Milano 1997. L’autore, il professor Giovanni Reale, aveva già affrontato questo dialogo fin dall’appendice aggiunta alla quinta edizione del suo Per una nuova interpretazione di Platone (Milano 1987), pubblicandone poi la traduzione nel volume da lui curato Platone. Tutti gli scritti (Milano 1991). Nel Simposio, uno dei dialoghi più alti e raffinati, si svolge un’affascinante e mossa discussione attorno al tema dell’amore. L’avvenimento è collocato in casa del poeta Agatone, che festeggiava la vittoria «con la sua prima tragedia, il giorno seguente a … Continua la lettura di Eros, demone mediatore e il gioco delle maschere nel Simposio di Platone

Platone Alla ricerca della sapienza segreta

(da átopon Vol. VI)

Giovanni Reale Rizzoli, Milano 1998, pp. 365 Anche Reale si cimenta con Havelock (il titolo del libro non fa trasparire la sua sostanza). A suo avviso Platone non può essere l’uomo della scrittura perché afferma programmaticamente che le cose serie non si debbono scrivere. Il vero Platone si trova nella dottrina non scritta e Havelock si sbaglierebbe e in sovrappiù per fare tornare i conti cambia i dati di fatto (p. 29). L’accusa, come si vede, non è leggera. Ovviamente Reale … Continua la lettura di Platone Alla ricerca della sapienza segreta

(da átopon Vol. VI)

Eros e il comico

Introduzione Nel Simposio di Platone, quando per Aristofane, il prestigioso e geniale comico ateniese, arriva il turno di “tenere in lode di Eros il discorso più bello che può” (177 D), egli svolge il mito che segue. Gli esseri umani dei primordi non erano conformati come quelli dell’età attuale ma erano rotondi. Sul tronco doppio, risultante da fianchi e spalle disposti a forma di cerchio, spuntavano quattro gambe e quattro braccia con le relative quattro mani. Sul collo cilindrico e sulla testa … Continua la lettura di Eros e il comico

I Greci antichi e la verità

La verità, per i Greci antichi, non è una acquisizione pacifica, al contrario è una violenza, una rottura, una folgorazione, un annullamento. Il termine conoscenza, gnosi, con cui si è designata la conquista della verità, storicamente ha avuto l’effetto di spingere fuori strada; esso è inadeguato se e in quanto induce a restare nei limiti di un evento contemplativo, speculativo, logico e intellettuale, mentre il possesso della verità implica un salto di livello. La verità è il rovesciamento della menzogna, … Continua la lettura di I Greci antichi e la verità

Lettera a un amico psicologo (da àtopon - Quaderno 1/2006)

Il vero psicologo deve imparare a uscire dalla psicologia. È paradossale ma questa è l’unica strada per fare bene il proprio lavoro. Potremmo forse meglio dire, che deve imparare a uscire dallo psicologismo. Non bisogna fissarsi, in altri termini, in un campo di lotta favorevole alle forze che devono essere piegate e trasformate. Lo psicologo, se accetta di rimanere dentro un circuito tecnico ristretto, finirà per diventare un ricettacolo di infezioni crescenti e sarà portato a fondo o alla stupidità … Continua la lettura di Lettera a un amico psicologo (da àtopon – Quaderno 1/2006)