Articoli con parola-chiave: antropologia

L’uomo mangia ciò che è

Da parecchi anni ormai il cibo occupa un notevole spazio mediatico nella civiltà occidentale: in Italia, nel 2015, si è svolta a Milano l’Esposizione Universale che ha avuto per tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, con la finalità di studiare lo sviluppo sostenibile e la sicurezza alimentare. L’idea è stata quella di allestire per 183 giorni un gigantesco laboratorio in cui spaziare dalle tradizioni culinarie più antiche, nostrane ed esotiche, al mondo della tecnologia e dell’innovazione nella prospettiva … Continua la lettura di L’uomo mangia ciò che è

Gilbert Durand:
Dal radicamento all’influenza irradiante

  Gilbert Durand De l’enracinement au rayonnement Textes réunis par Arlette Chemin et Pascal Bouvier Université Savoie Mont Blanc, LLSeti, Chambery 2015, pgg. 370 L’imaginaire durandien, enracinements et envols en terre d’Amérique Raimond Laprée, Christian R. Bellehumeur Presses de l’université Laval 2013, pgg. 288 Il volume Gilbert Durand De l’enracinement au rayonnement raccoglie i contributi del primo incontro di studi (27-28 giugno 2014) dell’A.A.G.D. (Association des Amis de Gilbert Durand) dopo la scomparsa di Gilbert Durand. Studiosi di varie discipline giunti … Continua la lettura di Gilbert Durand:
Dal radicamento all’influenza irradiante

La malattia dell’angoscia

(tratto da “Lettera e Spirito n. 40“) R. Guénon, Initiation et Réalisation spirituelle, Éditions Traditionnelles, Paris, 1952, cap. III: La maladie de l’angoisse   Oggigiorno è di moda, in certi ambienti, parlare di “inquietudine metafisica”, e perfino di “angoscia metafisica”; queste espressioni, evidentemente assurde, sono ancora di quelle che tradiscono il disordine mentale della nostra epoca; ma, come sempre in casi simili, può essere interessante cercar di precisare che cosa vi sia sotto questi errori e che cosa implichino esattamente … Continua la lettura di La malattia dell’angoscia

L’antropologia di Gilbert Durand Una topica sociale dell'immaginario

  INDICE: Premessa Mitocritica, Mitoanalisi, Leitmotive archetipici Bacino semantico: Un'(a)logica dell’immaginario sociale Note (…) ogni creazione artistica è una mano tesa che dà a vedere, a intendere, ad amare l’opera, ma reciprocamente mano che si tende per ricevere, raccogliere i molteplici messaggi e arricchimenti che vengono dall’altro (…) L’opera d’arte, anche la più umile, è dunque innanzitutto cosa espressa per l’altro, è linguaggio nel senso ampio del termine, è comunicazione significativa. Non c’è arte senza opera, e non c’è opera … Continua la lettura di L’antropologia di Gilbert Durand Una topica sociale dell’immaginario

Trattato di Antropologia del Sacro Il credente nelle religioni ebraica, musulmana e cristiana

AA.VV. Vol V – a cura di Julien Ries Jaca Book-Massimo, Milano 1993, pp. 362 Dopo i primi tre volumi del Trattato di Antropologia del Sacro, nel settembre del 1993 è uscito il quinto (quello previsto sulle religioni e culture asiatiche australiane e amerindie non era ancora pronto). Julien Ries, che dirige l’intera opera, è autore dell’introduzione e del breve saggio conclusivo, la prima sulla parabola evolutiva dall’homo symbolicus all’homo religiosus del Vicino Oriente fino alla specifica esperienza abramica, il secondo sulla trasformazione dell’idea … Continua la lettura di Trattato di Antropologia del Sacro Il credente nelle religioni ebraica, musulmana e cristiana

en archei en ho logos…

Per Claude Levi-Strauss (Primitivi e civilizzati, Milano 1997), la cultura non sorge con la fabbricazione di strumenti ma con la parola. L’uomo non si stacca dalla natura, ovvero dalla eredità biologica, con la produzione di oggetti ma parlando e comunicando. Il primo uomo dunque non è il faber ma il comunicatore e in sostanza il poeta. Lo avevano già detto i romantici e Croce. Anche per il paleontologo André Leroi-Gourhan la cultura nasce con il linguaggio – come per Levi-Strauss … Continua la lettura di en archei en ho logos…

Omaggio a Gilbert Durand

Gilbert Durand ha concluso la sua lunga giornata terrena il 7 dicembre 2012. Il Centro Studi MYTHOS, l’Istituto di Psicoantropologia Simbolica e Tradizioni Religiose, la rivista «átopon» ne ricordano con profonda e commossa gratitudine gli insegnamenti, la guida attenta, la vicinanza, la generosità, il coraggio con l’articolo pubblicato in occasione del riconoscimento a lui tributato quale ‘Maestro di Mitoanalisi’ . Ci siano sempre su questa terra uomini, che gli angeli della Natività cristiana chiamano “uomini di buona volontà ” e che i … Continua la lettura di Omaggio a Gilbert Durand

Le origini della coscienza nell’uomo arcaico Memoria, simbolo, estetica

(da àtopon Vol. IV)

Vogliamo tentare di individuare alcuni punti di riferimento che ci permettano di seguire la crescita della coscienza presso l’uomo arcaico. Sebbene non abbiamo a disposizione dei testi, in quanto la scrittura ha inizio soltanto con il quarto millennio a. C., abbiamo tuttavia documenti che provengono dall’attività culturale dei primi uomini e il cui studio, grazie alle recenti scoperte, apre nuove prospettive. Dobbiamo iniziare con il definire ciò che intendiamo per coscienza. Qui si tratta della coscienza psicologica (in tedesco Selbstbewusstsein), cioè … Continua la lettura di Le origini della coscienza nell’uomo arcaico Memoria, simbolo, estetica

(da àtopon Vol. IV)

Simbolica ed estetica in epoca di secolarizzazione (da àtopon Vol. III)

Comunicazione tenuta al II Convegno Internazionale di Psicoantropologia Simbolica e Tradizioni Religiose, Palazzo Baldassini, Roma 24 Aprile 1993   Un diverso modo di sentire Gli dei non camminano più per le vie del mondo in compagnia degli uomini. I simboli, romanticamente teorizzati da Schelling, non appaiono più idee visive nell’epoca del disincanto del mondo e della totale razionalizzazione della vita. Una diversa logica informa l’esistenza, cioè l’opera della mente e la fatica del braccio, in epoca di specializzazione e di lavoro … Continua la lettura di Simbolica ed estetica in epoca di secolarizzazione (da àtopon Vol. III)

L’uomo come simbolo (da àtopon Vol. III)

La mia relazione dal titolo L’uomo come simbolo si situa nella linea indicata dal sottotitolo del colloquio: L’uomo come tensione creatrice. Dopo una breve introduzione sul simbolo come epifania dell’invisibile, affronterà tre aspetti della creatività simbolica centrata sull’uomo. La prima parte si immerge nella preistoria, alla ricerca delle radici dell’homo symbolicus e dell’homo religiosus. La seconda parte interroga le prime grandi religioni per cercarvi l’uomo come simbolo del divino. La terza si sofferma su un testo dell’India l’Inno a Purusha in cui l’Uomo è l’artefice del … Continua la lettura di L’uomo come simbolo (da àtopon Vol. III)

Il mito dei dormienti da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 17-21

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 La Sardegna è l’unica grande regione del Mediterraneo della quale non si hanno interpretazioni stabilizzate e univoche. Nel suo caso la cultura europea, che per interpretare ha bisogno di dominare il corso del tempo, oscilla sul punto critico oltre il quale se non c’è storia non c’è niente. … Continua la lettura di Il mito dei dormienti da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 17-21

Riso Sardonico da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 114-120

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 Il ghigno satanico di una maschera fittile trovata a San Sperate (venti chilometri da Cagliari e tre a valle di Monastir) ci mette davanti agli occhi quello che da tempi immemorabili era una espressione che tutti in Sardegna conoscevano. La figura ha la bocca semiaperta, con le labbra … Continua la lettura di Riso Sardonico da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 114-120

Il popolo delle torri da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 106-113

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 Il nuraghe non si chiude con una volta a arco pieno; esso si raccoglie una fila dopo l’altra in una cupola a ogiva, la chiusura è affidata alla ultima fila, la più stretta, o a poche pietre disposte a riscontro o addirittura a un lastrone orizzontale. Fatto sta … Continua la lettura di Il popolo delle torri da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in SardegnaRoma, Mythos 2003, pp 106-113

Domus de g’ànas da: ‘ Sa bia de sa palla'. La Via Lattea in Sardegna Roma, Mythos 2003, pp 87-96

Indichiamo alcuni tra i più rilevanti temi della spiritualità della Sardegna antica trattati dal saggio di Giuseppe Lampis, ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna, Roma, Mythos 2003 In qualche antica casa campidanese di contadini si può ancora vedere appoggiato in un angolo, oramai abbandonato, uno di quei strumenti che furono essenziali all’alba della civiltà agricola. Chi non lo conosce lo può scambiare per uno strano vaso o per la vera di un pozzo in disarmo, … Continua la lettura di Domus de g’ànas da: ‘ Sa bia de sa palla’. La Via Lattea in Sardegna Roma, Mythos 2003, pp 87-96

Sulle tracce dell’Invisibile L'antropologia luogo di comprensione e libertà

All’alba del terzo millennio, dopo aver celebrato tanti trionfi sulla materia, l’uomo si trova oggi quanto mai smarrito.La scienza ha debellato i grandi flagelli che si erano abbattuti sull’umanità nei secoli passati solo per assistere alla nascita di nuovi flagelli, ancora più temibili, la cui soluzione, come la tranquillizzazione delle nostre angosce, viene rimandata a un tempo indefinitamente lontano. Ma ciò che forse sembra più evidente è che l’uomo occidentale (il più evoluto sul piano della tecnologia) non è capace … Continua la lettura di Sulle tracce dell’Invisibile L’antropologia luogo di comprensione e libertà