Articoli pubblicati nella Sezione: Tradizioni religiose

Il Punto Omega simbolo unificatore planetario

Dagli atti del Convegno "Figure archetipali - Tracce sui sentieri dell'uomo"
Bracciano 3-4 ottobre 2009

1.Per millenni la filosofia ha affrontato domande fondamentali sull’origine dell’universo, sulle cause dell’ordine e del moto, sulle leggi che li governano, sul ruolo del caso, sull’esistenza o meno di una Mente cosmica, sul destino del mondo e dell’uomo. Le argomentazioni teleologiche erano sovente ispirate e sostenute dalla fede in Dio e dalla storia biblica della salvezza. Ma oggi, osserva Virgilio Melchiorre, «la filosofia sembra per diversi lati raccolta nei modi dimessi di una ‘pensiero debole’ e insieme nella denegazione di … Continua la lettura di Il Punto Omega simbolo unificatore planetario

Dagli atti del Convegno “Figure archetipali – Tracce sui sentieri dell’uomo”
Bracciano 3-4 ottobre 2009

L’immemorabile visitazione L'annuncio a Maria in Antonello da Messina

Dagli atti del Convegno "Figure archetipali - Tracce sui sentieri dell'uomo"
Bracciano 3-4 ottobre 2009

«In mille immagini, Maria, ti vedo amabilmente ritratta. Ma nessuna di esse può fissarti come ti vede la mia anima». (Novalis) L’apostrofe muta o del parto umano del divino: queste le parole chiave attorno a cui ruoterà il mio intervento a proposito dell’archetipo dell’annunciazione e di come lo “visita” e lo offre al nostro sguardo nel suo capolavoro assoluto il genio di Antonello da Messina. In principio c’è il thaumaston, la meraviglia: l’incarnazione o meglio la nascibilità di Dio è … Continua la lettura di L’immemorabile visitazione L’annuncio a Maria in Antonello da Messina

Dagli atti del Convegno “Figure archetipali – Tracce sui sentieri dell’uomo”
Bracciano 3-4 ottobre 2009

Mater dolorosa Archetipo della vita

Dagli atti del Convegno "Figure archetipali - Tracce sui sentieri dell'uomo"
Bracciano 3-4 ottobre 2009

La figura della mater dolorosa è un archetipo che esprime un paradosso nella vita della donna, ma possiamo dire anche una contraddizione che suona come uno scandalo inaccettabile all’interno della vita stessa. La donna che dà la vita è anche destinata a soffrire non solo nel dare la vita al figlio, ma ancora e di più nel sapere che il figlio è destinato a soffrire e morire. Eppure ella non può dire che ‘fiat’, al pari di Maria, archetipo divino, piegandosi al … Continua la lettura di Mater dolorosa Archetipo della vita

Dagli atti del Convegno “Figure archetipali – Tracce sui sentieri dell’uomo”
Bracciano 3-4 ottobre 2009

Muhammad Tȃhȃ martire musulmano per la libertà di coscienza

Dagli atti del Convegno "Figure archetipali - Tracce sui sentieri dell'uomo"
Bracciano 3-4 ottobre 2009

Un ricordo che non svanisce. I l nome di Mahmûd Muhammad Tȃhȃ rimarra’ certamente nel mondo islamico, ma anche al di fuori di esso, legato al ricordo di una vita sacrificata in difesa dei valori della persona umana, soprattutto della sua liberta’ di coscienza. Anche per me l’incontro con lui ha significato uno dei momenti piu’ belli della mia vita. Mi e’ difficile fissarne ora la data esatta, ma fu certamente attorno al 1976 che incontrai per la prima volta Mahmûd Muhammad … Continua la lettura di Muhammad Tȃhȃ martire musulmano per la libertà di coscienza

Dagli atti del Convegno “Figure archetipali – Tracce sui sentieri dell’uomo”
Bracciano 3-4 ottobre 2009

L’anello magico alla Collegiata di Sant’Orso

Alla Collegiata dei SS. Pietro e Orso ad Aosta, fa bella mostra di sé celato sotto una teca di vetro, un mosaico che appartiene alla fase più antica della chiesa (XII sec.). Scoperto durante gli scavi del 1999, ha forma quadrata, gli spigoli ordinati secondo i quattro punti cardinali, mentre, racchiusa in diversi anelli ornamentali, nel tondo centrale spicca la scena biblica di Sansone che smascella il leone (fig. 1). Un tema, quello delle gesta di Sansone, presente in un altro … Continua la lettura di L’anello magico alla Collegiata di Sant’Orso

Buddha sulle rive del Bormida

Smarrita nei campi che circondano una cittadina in provincia di Alessandria, Castellazzo Bormida, c’è una piccola chiesa dalla lunga storia. Sfigurata dalle vicissitudini che nei secoli ne hanno stravolto la fisionomia originaria, è ora riconoscibile unicamente dal campanile svettante nella monotona pianura. Sorta all’interno di un complesso monastico forse intorno al 1130, la chiesa ai giorni nostri è nota come «Chiesa della SS. Trinità da Lungi»; il titolo «da Lungi» venne dato nell’Ottocento per distinguerla dall’Oratorio in Castellazzo Bormida anch’esso dedicato … Continua la lettura di Buddha sulle rive del Bormida

Sant’Albino e il corpo di luce

  Snodo nel cammino della Via Francigena, l’Abbazia di Sant’Albino a Mortara, è ancora oggi meta di pellegrini che percorrono l’antica strada della fede che da Canterbury giungeva nell’Urbe. Della primitiva fondazione poco o nulla è rimasto, eccezion fatta per una magnifica abside che nei secoli ha ospitato dipinti di varia natura. Tra quelli sopravvissuti uno, attribuito a Joannes de Mediolano(XV sec.), è di particolare interesse. Esso presenta nell’ordine Sant’Antonio Abate, riconoscibile dal maialino che gli sta ai piedi, il … Continua la lettura di Sant’Albino e il corpo di luce

I Magi fantasmatici

La basilica di Sant’Andrea a Vercelli (circa 1227) è un maestoso libro di pietra entro il quale leggere la storia della religiosità medievale, segretamente edificata sulle propaggini a volte eretiche del mondo tardoantico. Due dei timpani che ornano i portali della facciata, incorniciati da archivolti intagliati a racemi, foglie d’acanto, rose e fiori di loto, recano bassorilievi di tradizione antelamica: in quello centrale è rappresentato il Martirio di Sant’Andrea. Vi si osserva al centro la figura di Sant’Andrea crocifisso a un legno di rozza fattura, … Continua la lettura di I Magi fantasmatici

Buddha a Rivalta Scrivia

L’Abbazia di Rivalta Scrivia, a pochi chilometri da Tortona, rappresenta un notevole esempio di architettura cistercense. Della fase più antica (XIII sec.) sopravvivono alcuni capitelli di uno scomparso chiostro. Alla base di uno di essi troviamo un suggestivo elemento iconografico: un fiore di loto affiorante da una sorta di piccola protuberanza circolare. Tra i motivi orientali infusi nell’arte romanica, il prediletto è il fiore di loto. Il motivo probabilmente deriva dall’area centroasiatica e da un’arte genricamente definita “del Gandhāra”, dalla … Continua la lettura di Buddha a Rivalta Scrivia

La Chiesa di Aiōn

  Gavi, una cittadina al confine tra Piemonte e Liguria, conserva un singolare vestigio romanico, la basilica di San Giacomo Maggiore, oggi chiesa parrocchiale. Sulla lunetta del portale maggiore un inquietante Gesù baffuto, dai tratti centroasiatici di un Buddha kusāna, schiaccia l’Avversario, il suo doppio, signore dell’Ade, cioè di questo mondo. Quando Gesù si rivela diventa il suo opposto: l’Avversario precede il Messia poichè le due figure coincidono, ma si manifestano in livelli diversi di realtà. Il Gesù di Gavi … Continua la lettura di La Chiesa di Aiōn

Pietre che danzano Ritmo e doppio senso nella scultura indiana

Intervento al Natyakala – Venezia 29 giugno 2013 Kamala, padrona di tutte le arti Madre del tempo, nera bellezza Che distruggi l’orgoglio del Kali-Yuga Misericordia Mahanirvana Tantra Madre, farò un filo di perle per il tuo collo Con le mie lacrime di dolore. Le stelle hanno creato cavigliere di luce Per adornare i tuoi piedi. Le mie perle adorneranno il tuo petto Rabindranath Tagore 0. KALI – NUDA VERITA’ Innumerevoli inni a Kali, madre e divoratrice del Tempo (Kala), per millenni i … Continua la lettura di Pietre che danzano Ritmo e doppio senso nella scultura indiana

Gnosticismo e Cristianesimo (da átopon Vol. II)

Tratto da Julien Ries, Les études gnostiques hier et aujourd’hui (cap. IX, pp. 93 106), Centre d’histoire des religions, Louvain-la- Neuve 1984. Traduzione di Giuseppe Lampis.  Il punto sulla ricerca Il problema dei rapporti tra gnosticismo e cristianesimo ha impegnato gli studiosi fin dall’inizio del XIX secolo. Era già al centro dell’opera di J. C. Baur e Harnack riteneva di averlo risolto una volta per tutte definendo lo gnosticismo come una ellenizzazione estrema del cristianesimo. Ma la problematica sottesa a questa fase era di tipo dogmatico: lo gnosticismo … Continua la lettura di Gnosticismo e Cristianesimo (da átopon Vol. II)

Lo Gnosticismo e la
religionsgeschichtliche Schule

In qualche modo annunciata dagli studi sul sincretismo antico di Albrecht Dieterich, dalle ipotesi panegiziane di M. A. Amelineau e panbabilonesi di Wilhelm Anz e Konrad Kessler, la «Scuola di Storia delle Religioni» teorizza lo Gnosticismo come un fenomeno anteriore al Cristianesimo, in cui la cosiddetta «gnosi cristiana» non sarà che un aspetto particolare e a volte anche marginale. Centrale in questa ermeneutica è l’opera di Johann Franz Wilhelm Bousset (Lubeck 1865- Giessen 1920) Hauptprobleme der Gnosis (Göttingen, 1907), un testo – nonostante … Continua la lettura di Lo Gnosticismo e la
religionsgeschichtliche Schule

Il cristianesimo e il dolore

Indichiamo alcuni paragrafi di riflessione sul tema del cristianesimo tratti dal saggio Estremadura di Giuseppe Lampis 16 Il mondo è il riflesso della sofferenza dell’uomo. Solo l’uomo che soffre ha un mondo. Nel mondo l’uomo ritrova la rappresentazione delle proprie sofferenze. Esteriorità, storia, tempo sono espressioni di un dramma sviluppatosi nella interiorità. L’aprirsi della esteriorità, l’inizio del tempo, l’avvio della storia dipendono da esso e pertanto la interiorità precede e fonda tempo, spazio e storia. Però bisogna intendere che si tratta non … Continua la lettura di Il cristianesimo e il dolore