Tutti gli articoli di Giuseppe Lampis

La nascita dell’uomo Eroi e mistici nella Grecia antica

Dagli atti del Convegno "Figure archetipali - Tracce sui sentieri dell'uomo"
Bracciano 3-4 ottobre 2009

1 L’origine dell’umanità mortale Presso i greci antichi la questione della nascita dell’uomo si formula paradossalmente nei termini della questione della nascita della morte. Dato che l’uomo viene pensato come colui che essenzialmente muore, il pensiero della natura dell’uomo equivale al pensiero della natura della morte. Questa saldatura fa sì che il significato della morte prenda risalto, reciprocamente, dal significato della nascita. Per questa ragione non esiste e non può esistere né un’antropologia né un’antropogonia a sé e il racconto … Continua la lettura di La nascita dell’uomo Eroi e mistici nella Grecia antica

Dagli atti del Convegno “Figure archetipali – Tracce sui sentieri dell’uomo”
Bracciano 3-4 ottobre 2009

Eracle “Melampygos” e la risata liberatoria

(da átopon Vol. V)

“Dal pianto al riso” Seminario dell’Istituto MYTHOS di Psicologia Analitica e Psicoantropologia Simbolica Raccontano i mitografi che i Cercopi erano due fratelli briganti che la madre aveva messo in guardia dall’incontrare un eroe detto Melampygos (deretano nero). Una volta stavano derubando Eracle addormentato sul ciglio della strada allorché questi li sorprese e, dopo averli sopraffatti, li appese per i piedi alle due estremità di un bastone che si caricò sulle spalle. E ciò, verosimilmente, per portarli alla regina Onfale, presso la quale egli stava servendo in … Continua la lettura di Eracle “Melampygos” e la risata liberatoria

(da átopon Vol. V)

La teologia politica di San Paolo
secondo Taubes
(da átopon Vol. V)

TAUBES, Jacob; Die politische Theologie des Paulus ; München 1993; tr. it. La teologia politica di san Paolo ; Adelphi, Milano 1997 La pubblicazione raccoglie un seminario tenuto presso la FEST, Forschungstätte der Evangelische Studiengemeinschaft (Centro studi della comunità evangelica), di Heidelberg nel febbraio del 1987, pubblicato nel 1993. Il tempo molto lungo impiegato dai curatori nello stabilire il testo si spiega in parte con la loro esitazione di fronte al rischio che la trascrizione del particolare modo di esporre dell’autore ne potesse tradire … Continua la lettura di La teologia politica di San Paolo
secondo Taubes
(da átopon Vol. V)

Parmenide
all’origine della scienza moderna
(da átopon Vol. VI)

Karl R. Popper Il mondo di Parmenide: Alla scoperta della filosofia presocratica Casale Monferrato (Piemme) 1998, pp. 432. Tit. orig.: The World of Parmenides: Essay on the Presocratic Enlightenment, London 1998. Isaggi e le conferenze raccolti in questo testo rappresentano le tappe salienti della ricerca quarantennale (dal 1950 agli ultimi frammenti del 1989) di Popper sulle radici greche della scienza moderna e bene illustrano perché il problema Parmenide ne abbia costituito il movente dall’inizio alla fine. I lettori dell’influente filosofo della … Continua la lettura di Parmenide
all’origine della scienza moderna
(da átopon Vol. VI)

Il cristianesimo e il dolore

Indichiamo alcuni paragrafi di riflessione sul tema del cristianesimo tratti dal saggio Estremadura di Giuseppe Lampis 16 Il mondo è il riflesso della sofferenza dell’uomo. Solo l’uomo che soffre ha un mondo. Nel mondo l’uomo ritrova la rappresentazione delle proprie sofferenze. Esteriorità, storia, tempo sono espressioni di un dramma sviluppatosi nella interiorità. L’aprirsi della esteriorità, l’inizio del tempo, l’avvio della storia dipendono da esso e pertanto la interiorità precede e fonda tempo, spazio e storia. Però bisogna intendere che si tratta non … Continua la lettura di Il cristianesimo e il dolore

Il cristianesimo e la morte

Indichiamo alcuni paragrafi di riflessione sul tema del cristianesimo tratti dal saggio Estremadura di Giuseppe Lampis  13 Come la stella che noi percepiamo ora in una luce pervenuta da lontano che è viva qui ma è già finita laggiù nell’origine, essendosi l’origine svuotata nell’effetto, così le cose che vivono e si modificano si sono propagate allo stesso modo in onde che si allontanano; e tutto vive altrove, perché essere in un modo vuole dire essere innanzitutto e che l’essere è essere sempre, … Continua la lettura di Il cristianesimo e la morte

Il cristianesimo e il dubbio

Indichiamo alcuni paragrafi di riflessione sul tema del cristianesimo tratti dal saggio Estremadura di Giuseppe Lampis 1 Dice Agostino che la fede costituisce la essenza del logos, che la fede è la radice intrinseca del pensare vero. La fede è la certezza che nasce dall’assenso inevitabile, dal non potere non dire sì. Se penso, nel pensare mi si apre una rivelazione di realtà, di forza fondante, un’affermazione fondamentale: penso, sono. Nella certezza, nell’evento psicologico della certezza, non resto tuttavia chiuso in un … Continua la lettura di Il cristianesimo e il dubbio

Il cristianesimo e la modernità

Indichiamo alcuni paragrafi di riflessione sul tema del cristianesimo tratti dal saggio Estremadura di Giuseppe Lampis 1 Il cristianesimo. Qual’era il suo compito più difficile? Risolvere le spinte ascetiche o imparentarsi con il paganesimo agrario mediterraneo? Come ha potuto la religione del crocifisso, dell’uomo che prende su di sé il dolore, dell’uomo che si sacrifica, diventare il presupposto essenziale per il razionalismo tecnico dominatore del mondo? 12 Si è voluto fare di questo un mondo di piaceri simile a un aldilà beato … Continua la lettura di Il cristianesimo e la modernità

Gnosis e mondo moderno (da àtopon, Vol. III)

L’uomo, protagonista della creazione Per la coscienza gnostica lo sforzo teso a dare un senso alla creazione equivale a proporsi quali nuovi creatori. L’intera creazione è manifestazione di spirito e di significato; per questa ragione non si può dare un senso nuovo alle cose senza con ciò stesso ricrearle. Eppure nessuno potrà conferi­re senso nuovo al Principio, potrà solo scoprirne sensi riposti, in questo unendosi alla fonte spirituale originale. Sicchè l’affermazione che l’uomo spirituale sia della stessa natura di Dio … Continua la lettura di Gnosis e mondo moderno (da àtopon, Vol. III)

La verità «non esitante» di Parmenide

È necessario che tu apprenda tutto: e il cuore non esitante della verità perfettamente rotonda e le opinioni dei mortali senza alcuna verace credibilità. (Parmenide, Proemio 28–30)  1 La dea che accoglie e istruisce Parmenide a lei portato dal carro delle figlie del sole afferma che la verità ha un cuore non tremante, atremes. L’aggettivo ha un contenuto combattivo e ci presenta la verità nella figura di una forza vittoriosa che tale è per intima repulsione del timore e del dubbio. La … Continua la lettura di La verità «non esitante» di Parmenide

Realtà e apparenza

La tragedia dell’apparenza La profonda consonanza e unità di tragedia e filosofia iniziale sta nell’avvento della distinzione tra realtà e apparenza. Che cosa questa distinzione voglia dire per i primi filosofi, sia per gli jonici sia per Parmenide ed Eraclito, sappiamo; nella tragedia di Eschilo la distinzione– opposizione riguarda il movente dell’agire umano e la radice della decisione tra giustizia (che è la realtà vera per l’uomo nuovo, Snell 162, v. bibl.) e convenzioni consuetudinarie. Questa distinzione– opposizione è irreversibile. Lo scivolamento dell’apparire … Continua la lettura di Realtà e apparenza

Il Novum Le radici archetipiche dell'antagonismo delle civiltà

(dal Quaderno àtopon 6-2006)

IL PROBLEMA DEL NOVUM (vol. I, pp. 9-10) Il presente saggio prende le mosse dal tentativo di interpretare gli ultimi due versi del proemio del poema di Parmenide (1, 31-32) ovvero di studiare il problema che essi sollevano: «Ma in particolare arriverai a capire la ragione per cui anche le cose che appaiono è necessario che secondo la legge loro peculiare siano essere perché tutte hanno la loro vicenda all’interno del tutto.» Parmenide e l’apparire La tradizionale collocazione di Parmenide … Continua la lettura di Il Novum Le radici archetipiche dell’antagonismo delle civiltà

(dal Quaderno àtopon 6-2006)

Il dèmone di Empedocle (dal Quaderno 2006: "Empedocle. Una metafisica della colpa")

Si parla di dèmoni in associazione alle «anime» che nascono e in particolare in associazione ai colpevoli puniti per decreto divino. Ebbene, di che cosa sono fatte queste anime o questi dèmoni che sopravvivono alle molte particolari combinazioni viventi cui ineriscono e in cui abitano, dato che nel poema fisico si afferma che tutto è fatto solo di elementi materiali mischiati e dissolti?   Inoltre, perché la pena si sconta nei passaggi? Qui si pone il problema del rapporto tra … Continua la lettura di Il dèmone di Empedocle (dal Quaderno 2006: “Empedocle. Una metafisica della colpa”)

La nascita della filosofia

… «sapiente» mi pare un titolo grandioso,  giustificabile solo per un dio,  invece un appellativo del tipo «desideroso del sapere» (filo-sofo)  potrebbe definire meglio il piano in cui si trova l’uomo.  (Platone, Fedro 278 d) La filosofia nasce adulta e all’improvviso? I cosiddetti precedenti non spiegano niente. Considero che il nuovo, se è nuovo autentico, non è certo una semplice riformulazione del vecchio. Inoltre, in questo caso, i precedenti sono stati cercati sotto il condizionamento di un equivoco: che per pensare … Continua la lettura di La nascita della filosofia

Eraclito, l’uomo nella notte (frammento 26)

1 Il testo del frammento 26, citato da Clemente in Stromateis IV, 141, è parecchio tormentato, ma il restauro di Wilamowitz non è stato modificato in modo convincente e definitivo dalle correzioni e espunzioni che si sono succedute a opera dei vari grecisti. Le traduzioni in genere non si differenziano granchè, il punto critico essendo piuttosto il senso della frase il quale, come spesso accade in Eraclito, coinvolge l’interpretazione d’insieme. Ne trascrivo alcune, a titolo d’esempio delle oscillazioni. Diano: «L’uomo accende a … Continua la lettura di Eraclito, l’uomo nella notte (frammento 26)